Viviamo in un’epoca in cui l’indifferenza e la ricerca della notorietà sui social media sembrano prevalere sul senso di comunità e responsabilità. Questo è tristemente evidente nei due filmati di cui parliamo: nel primo, una persona ruba con destrezza uno smartphone dalla tasca di un passante, mentre gli spettatori guardano senza intervenire, eccetto qualche raro buon samaritano; nel secondo, un assalto a un bancomat viene filmato da qualcuno, ansioso di postare l’evento sui social prima ancora di allertare le forze dell’ordine.
Queste scene sottolineano aspetti preoccupanti della nostra società. Da un lato, l’indifferenza verso la sofferenza e il crimine. È allarmante, infatti, vedere come molti siano disposti a guardare senza agire di fronte a un furto, probabilmente per paura o apatia. Dall’altro lato, l’ossessione per l’apparire, dove la priorità diventa condividere un evento scioccante online piuttosto che fare qualcosa di concreto per risolvere la situazione, come avvisare immediatamente le autorità.
Questi comportamenti evidenziano la necessità di una maggiore consapevolezza e preparazione individuale. Non è realistico aspettarsi che i cittadini comuni fermino una rapina violenta, ma possiamo certamente fare la nostra parte segnalando tempestivamente alle forze dell’ordine. Ogni secondo è cruciale in queste situazioni e un intervento tempestivo può fare la differenza tra la cattura di un criminale e la sua fuga. Inoltre, la crescente insicurezza richiede che ognuno di noi consideri seriamente l’idea di frequentare un corso di difesa personale. Un corso di difesa personale può darci strumenti utili non solo per proteggere noi stessi, ma anche per reagire in modo appropriato in situazioni di emergenza dato che non si insegnano solo tecniche di autodifesa, ma si promuove anche la consapevolezza situazionale e la fiducia in se stessi. La difesa personale non significa diventare degli eroi, ma avere la possibilità di tutelare la propria incolumità e, talvolta, quella degli altri.
E’ fondamentale riconoscere che la nostra sicurezza non è una responsabilità delegabile. Attraverso la formazione e una maggiore consapevolezza possiamo fare la differenza, scegliendo di agire in modo proattivo e responsabile anziché rimanere spettatori passivi di fronte al crimine.