Vent’anni fa, nessuno avrebbe mai immaginato che la difesa personale potesse diventare una disciplina cronometrata. Ma eccoci qui, nel 2024, a scoprire che una corte d’appello abbia deciso che la velocità di reazione di una vittima di violenza è cruciale per determinare il verdetto. Infatti, un “presunto” violentatore è stato assolto perché la sua “presunta” vittima ha impiegato ben 20 secondi per rifiutare le avance. Quindi, è ufficiale: per non essere vittime, bisogna diventare dei piccoli meccanici di Formula 1.
Immaginatevi sulla griglia di partenza, pronte a scattare al minimo segnale di pericolo. Una scarica di adrenalina pazzesca, mani che volano come fulmini, e in tre secondi netti: cambio gomme effettuato. Certo, il paragone sembra azzardato. Ma non lo è. Anche voi, come i meccanici, dovrete affrontare variabili imprevedibili. Un dado che si incastra, una pistola pneumatica che non funziona. Ebbene sì, anche una vittima deve saper gestire le incognite, senza però superare i fatidici venti secondi.
Abbiamo deciso di trasformare i nostri corsi di antiaggressione in vere e proprie gare di velocità. Le nostre allieve diventeranno piccole meccaniche della resistenza, pronte a intervenire con la rapidità di un pit stop. Allenandosi con costanza, abbasseranno i tempi di risposta e saranno pronte a tutto, anche agli imprevisti. Ma attenzione, non un secondo di più. Perché venti secondi sono il limite invalicabile. O almeno così sembra pensare la giustizia.
Alla luce di questa sentenza, ci chiediamo se non sia il caso di introdurre il cronometro anche in altre situazioni della vita quotidiana. Venti secondi per decidere se mangiare un panino o una pizza, per scegliere un film su Netflix, per rispondere a una telefonata. Insomma, venti secondi per tutto. Altrimenti, colpevoli.
Quindi, care amiche, preparatevi a diventare i nuovi eroi del pit stop dell’autodifesa. Perché se Verstappen può perdere una posizione per qualche millisecondo, voi non potete permettervi di perdere 20 secondi per dire “no”. Allenatevi duramente e ricordate: la vostra sicurezza vale ogni millisecondo