L’aumento delle aggressioni al personale sanitario non può essere ignorato. Mentre i fondi scarseggiano e le soluzioni sembrano sfuggire, la sicurezza dei professionisti diventa una questione di rapidità: la velocità di intervento delle forze dell’ordine. Ma affidare la sicurezza di chi salva vite a una tempestiva risposta esterna è davvero una soluzione adeguata? La realtà è che questa non può essere l’unica risposta. I sanitari, che già operano in condizioni di stress elevato, hanno bisogno di strumenti preventivi, formazione in difesa personale e un ambiente di lavoro sicuro, non di dipendere esclusivamente dall’arrivo tardivo di aiuti esterni. La sicurezza dev’essere garantita sul posto, attraverso azioni concrete e strategie preventive che possano ridurre i rischi prima che si trasformino in pericoli reali. È tempo di un impegno serio e costante, per garantire che il personale sanitario non sia più solo nel fronteggiare queste minacce.