3 Agosto 2024
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Il 2 agosto 2024, Bologna è stata teatro di un caso di violenza sessuale che ha sollevato una marea di polemiche. L’aggressore, nonostante i suoi precedenti penali, è stato rimesso in libertà, generando un’ondata di indignazione e frustrazione. Questo episodio ha riportato alla mente la scena della “capocciata” nel film “Come un gatto in tangenziale – ritorno a coccia de morto”, suggerendo una reazione istintiva di violenza alla violenza. Tuttavia, rispondere alla violenza con la violenza non è la soluzione che desideriamo promuovere.

Il vero problema risiede nell’efficacia delle misure di sicurezza e protezione per le donne. Il Codice Rosso, introdotto con buone intenzioni per proteggere le vittime di violenza domestica e sessuale, sembra non essere all’altezza delle aspettative. Questo strumento legislativo, seppur ben pensato, non riesce a garantire la sicurezza necessaria alle donne, spesso a causa di una sua cattiva applicazione o di lacune nel sistema giudiziario e di controllo.

Ma cosa può fare una donna per difendersi? La prevenzione e l’educazione sono fondamentali. Corsi di autodifesa possono fornire strumenti utili per affrontare situazioni di emergenza, ma è essenziale che la società nel suo complesso lavori per creare un ambiente sicuro. Le istituzioni devono garantire che le leggi siano applicate rigorosamente e che chi commette violenza sia adeguatamente punito.

Anche i media hanno un ruolo cruciale. Dare troppa enfasi a casi di violenza può avere un effetto negativo, alimentando lo spirito di emulazione piuttosto che sensibilizzare. È importante che i media trattino questi argomenti con la dovuta attenzione e rispetto, evitando di trasformarli in spettacoli mediatici. La copertura mediatica dovrebbe concentrarsi su soluzioni e misure di prevenzione, piuttosto che sulla drammatizzazione degli eventi.

La sicurezza delle donne è un problema complesso che richiede un approccio sistemico. Le leggi devono essere applicate con rigore, l’educazione alla non violenza deve essere una priorità, e i media devono svolgere un ruolo responsabile. Inoltre, è essenziale un sistema di supporto efficace per le vittime, che includa assistenza psicologica, legale e sociale.

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